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La vita di Franco Cristaldi

Franco Cristaldi (1924–1992) nasce a Torino da famiglia antifascista, lontanamente imparentata con gli industriali Marzotto di Valdagno. Partecipa alla Resistenza nel nord Italia e con la sua brigata partigiana arriva nella Roma liberata dove assiste alla lavorazione di Roma città aperta: nasce qui la sua passione per il cinema.

Al suo ritorno a Torino nel 1946 fonda la società di produzione Vides, nome che ricalca le iniziali del socio Vittorio De Santis, affermato autore di documentari, e richiama il verbo latino per vedere.

I primi anni della Vides

Con la Vides in pochi anni realizza, dirigendone alcuni, centinaia di documentari e servizi d’attualità per il cinegiornale La Settimana Incom.

Dal 1954 passa alla produzione di lungometraggi di finzione: il primo film è La pattuglia sperduta di Piero Nelli che si rivela un disastro al botteghino ma permette a Cristaldi di entrare in contatto con la Lux di Riccardo Gualino, suo principale partner negli anni seguenti.

Il successo nazionale e internazionale

Il successo arriva con I soliti ignoti (Mario Monicelli, 1958), dove compare anche una giovanissima Claudia Cardinale, che diventerà la sua seconda moglie dopo Carla Simonetti e prima di Zeudi Araya.

Cristaldi intuisce le potenzialità della Cardinale e ne cura il lancio come diva di punta della Vides, particolarmente impegnata nella valorizzazione di giovani talenti, fra i quali Stefania Sandrelli, Rosanna Schiaffino, Tomas Milian e Giuliano Gemma.

All’inizio degli anni Sessanta Cristaldi acquista alcuni terreni nella zona romana di Prima Porta per allestirvi dei teatri di posa e gestire la produzione secondo criteri di massima efficienza e risparmio ispirati ai grandi studi americani.

Durante tutto il decennio produce capolavori che segnano la fase più matura della commedia all’italiana, come I compagni di Mario Monicelli (1963), Divorzio all’italiana (1961) e Sedotta e abbandonata (1964) di Pietro Germi, che garantiscono a Cristaldi un indiscutibile prestigio internazionale.

Nello stesso tempo alimenta il miglior filone del cinema politico e di denuncia con film come Salvatore Giuliano (1962), Il caso Mattei (1972), Lucky Luciano (1973), tutti di Franceso Rosi, e Ogro (1978) di Gillo Pontecorvo.

Sponda insostituibile per un’intera generazione di giovani autori italiani (Bellocchio, Ferreri, Maselli, Loy), Cristaldi ha sempre profuso molto impegno nelle coproduzioni internazionali, in particolare con la Francia: ricordiamo tra gli altri, Corpo a corpo (Claude Sautet, 1965), Vivere per vivere (Claude Lelouch, 1967), Soffio al cuore e Lacombe Lucien (1971 e 1974, Louis Malle).

Le difficoltà di essere un produttore:
la nuova Cristaldifilm Srl

Nel cercare di coniugare qualità e contenimento dei costi, il produttore adotta spesso innovative formule di produzione in compartecipazione con registi, sceneggiatori e attori. In due casi fonda addirittura delle società con autori ad alto rischio di sforamento di budget: Luchino Visconti per Le notti bianche (1957) e Federico Fellini per Amarcord (1973).

Negli anni Settanta, dopo alcune escursioni nel cinema di intrattenimento (Di che segno sei? di Sergio Corbucci, 1975; Amori miei di Steno, 1978), torna a progetti più ambiziosi con la Vides International spa, con la quale produce per la Rai la spettacolare serie televisiva Marco Polo di Giuliano Montaldo.

I significativi investimenti per Marco Polo e E la nave va (Federico Fellini, 1983) mettono in crisi la società che è costretta a vendere gli stabilimenti.
Cristaldi rilancia tuttavia con una nuova e più agile società, la Cristaldifilm e con Fabio Rinaudo al suo fianco riesce in pochi anni a mettere a segno due clamorosi successi, Il nome della rosa (Jean-Jacques Annaud, 1986) e Nuovo Cinema Paradiso (Giuseppe Tornatore, 1988).

Muore improvvisamente nel 1992, due anni dopo aver conquistato col film di Tornatore il terzo Oscar della sua carriera, dopo Divorzio all’italiana (sceneggiatura) e Amarcord (miglior film straniero).

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Scopri l’archivio attraverso i percorsi, episodi e racconti legati ad attori, registi e ai leggendari film prodotti da Franco Cristaldi.