Divorzio all'italiana
“Il mio gusto della libertà mi spinge costantemente a uscire dalle caselle. Questo complica il lavoro del critico…spero di conservare a lungo quell’inquietudine e quella curiosità che spingono alla incoerenza.”
Pietro Germi
Una sceneggiatura da Oscar

Archivio Cristaldi, Cineteca di Bologna


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Divorzio all’italiana di Pietro Germi (1961), graffiante commedia della gelosia intrisa di umor nero, è il primo film prodotto da Franco Cristaldi a conquistare un Oscar, quello per la sceneggiatura firmata da Ennio De Concini, Alfredo Giannetti e dallo stesso Germi.
L'accordo Lux-Vides-Galatea

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Fondo Taddei, Cineteca di Bologna


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Fu realizzato dalla Vides in coproduzione con la Lux Film, che ne curò anche la distribuzione, e la Galatea di Nello Santi, ex partigiano come Cristaldi.
Il film faceva parte di un accordo che prevedeva anche la realizzazione di Salvatore Giuliano di Francesco Rosi (1962).
Germi superstar

Fondo Calendoli, Cineteca di Bologna


Fondo Calendoli, Cineteca di Bologna.


Fondo Calendoli, Cineteca di Bologna


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Fondo Calendoli, Cineteca di Bologna.


Fondo Calendoli, Cineteca di Bologna.

A Germi, all’epoca già autore affermato, viene concessa una significativa partecipazione ai diritti del film e agli utili connessi. Gli fa da assistente Fabio Rinaudo, da alcuni anni press agent e consigliere di Cristaldi.
Il successo

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Fondo Calendoli, Cineteca di Bologna


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Dopo lo straordinario successo internazionale di Divorzio all’italiana, viene messo in cantiere un seguito, Fefé, parte di un più ampio accordo con Lux e Ultra Film per la produzione di sette lungometraggi.
Il progetto non andrà in porto, ma dalla combinazione nascerà un altro successo di Germi, Sedotta e abbandonata.