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Dream Makers

Un viaggio nel cinema italiano attraverso le storie dei produttori che hanno reso l’industria cinematografica nazionale tra le prime del mondo.

Come i produttori hanno fatto grande il cinema italiano

Produttori come Giorgio Agliani, Salvo D’Angelo (Universalia), Goffredo Lombardo (Titanus), Giuseppe Amato e Angelo Rizzoli (Cineriz, Riama), Dino De Laurentiis e Carlo Ponti (Lux, Ponti-De Laurentiis, poi come indipendenti), Franco Cristaldi (Vides e Cristaldifilm), Alfredo Bini (Arco Film), Alberto Grimaldi (PEA), Italo Zingarelli (West Film) e Fulvio Lucisano (Italian International Film) hanno avuto approcci molto diversi al loro lavoro, ma insieme hanno creato quella che negli anni fra i Cinquanta e Sessanta è diventata una delle più importanti industrie italiane d’esportazione.

La stagione d'oro del cinema italiano

Attraverso l’esposizione di materiali d’archivio originali, il racconto della stagione d’oro del cinema italiano e dei film realizzati grazie alla lungimiranza e al talento di una generazione di produttori: da La dolce vita di Federico Fellini a Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, dal successo popolare di Lo chiamavano Trinità, all’Oscar di Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore.

I collaboratori

La mostra è il frutto della collaborazione tra la Cineteca di Bologna – che ha messo a disposizione i materiali dell’archivio Franco Cristaldi –, Anica e il progetto di ricerca britannico Producers and Production Practices in the History of Italian Cinema, 1949-1975 promosso dall’Università di Warwick e Queens University di Belfast e finanziato dall’Arts and Humanities Research Council.

"Questo non è un film prodotto dalla Scalera dove le cose marciano lisce, ma è un film contro il quale si sono scatenate tutte le forze conservatrici e reazionarie. Appunto per questo dobbiamo vincere assolutamente questa battaglia e ti assicuro che la vinceremo. (Non ridere se uso una nefasta retorica mussoliniana)".
"Nell’editoria due più due fa quattro, e invece nel cinema spesso fa tre e rarissime volte fa cinque. Proprio la strana ma appassionante attesa di vedere realizzare il due più due che fa cinque, mi impegna nel lavoro di produzione cinematografica".
"Il principio che mi ha sempre guidato nell’attività di produttore è stato quello di realizzare film d’autore e di qualità. A volte bastano delle piccolissime intuizioni in relazione all’epoca ed ecco che la piccola idea può diventare un film provocatorio e di grosso successo".
"Il cinema è un’industria culturale. Realizzare film significa anche assumersi una responsabilità sociale e morale. Pertanto non dobbiamo produrre quello che si può vendere, ma vendere quello che si vuol produrre".
"Universalia ha “inventato” la coproduzione con la cinematografia francese nel più generale scetticismo. Solo alcuni anni dopo i due governi rendevano ufficiale ciò che Universalia aveva creato e ampiamente praticato".
"Senza le sale i nostri prodotti perderebbero una notevolissima incentivazione qualitativa e creativa. Solo in una sala cinematografica è possibile registrare le reazioni del pubblico, che sono le più indicative nel nostro mestiere, anche e soprattutto quando sono negative".

Trenta definizioni del produttore

Genio, creatore, visionario, ispiratore, scopritore di talenti, fabbricante di stelle, mentore, mecenate, tycoon, mogul, imprenditore, manager, organizzatore, motivatore, mediatore, diplomatico, ragioniere, opportunista, impiccione, giocatore d’azzardo, festaiolo, seduttore, donnaiolo, megalomane, dittatore, capro espiatorio, puttaniere, pornografo, bancarottiere, fallito, criminale.

I Film in mostra

Caccia tragica
Carla Del Poggio nel ruolo di Giovanna. Cineteca di Bologna
Prima comunione
Aldo Fabrizi (Carlo Carloni), Lucien Baroux (Arciprete), Alessandro Blasetti insieme ad alcuni membri della troupe, presso la Chiesa dei Santi Domenico e Sisto (rione Monti, Roma), aprile – giugno 1950. Cineteca di Bologna
La dolce vita
Guida pubblicitaria del film a tiratura limitata; ideata e dipinta da Fabrizio Clerici, Cineriz, Rizzoli Editore, Milano, dicembre 1959. Fondo Giuseppe Amato – Maria Vasaturo
Il Vangelo secondo Matteo
Pier Paolo Pasolini sul set del film, 1964. Cineteca di Bologna
La tenda rossa
Ritratto di Claudia Cardinale, 1968 – 1969. Cineteca di Bologna
Lo chiamavano Trinità
Le famose ‘scazzottate’ di Bambino (Bud Spencer) e Trinità (Terence Hill). Fondo Italo Zingarelli
Nuovo Cinema Paradiso
Salvatore bambino (Salvatore Cascio) nella sala di Nuovo Cinema Paradiso. Screenshot dal restauro del film, 2015